Viene spesso ritenuta responsabile dell’aumento di peso dalla maggior parte di noi, soprattutto donne, e non sempre a torto. Parliamo della tiroide, una ghiandola che seppur piccola svolge molte funzioni vitali, influenza il nostro peso e incide parecchio anche sul nostro benessere psico fisico.
La tiroide si trova al di sotto dal pomo d’Adamo e si caratterizza per la particolare forma “a farfalla. Suo il compito di produrre due importanti ormoni contenenti iodio, la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4). Gli ormoni tiroidei influiscono sulla crescita, favoriscono i processi di termoregolazione e hanno un ruolo primario dal punto di vista metabolico, perché:
- agiscono sul metabolismo dei grassi stimolandone la mobilitazione e aumentandone il consumo;
- stimolano il consumo di zucchero a livello cellulare e aumentano la degradazione delle molecole di glucosio.
Quando la nostra tiroide non funziona bene, il nostro peso corporeo tende a cambiare, aumentano la sensibilità al freddo e al caldo, gli sbalzi d’umore, l’irritabilità e le tensioni nervose. Le alterazioni a carico della tiroide sono molto frequenti, interessano per lo più le donne e hanno un nome specifico: ipertiroidismo e ipotiroidismo.
L’ipertiroidismo si presenta con un aumento dell’attività metabolica, una tendenza alla perdita di peso, affaticamento muscolare, scarsa tolleranza al caldo, palpitazioni e tachicardia ma anche irritabilità nervosa, ansia e tensione emotiva.
Chi soffre di ipotiroidismo, invece, accusa sintomi quali la riduzione dell’attività metabolica (con una tendenza all’aumento di peso), una scarsa tolleranza al freddo, la riduzione della resistenza muscolare, un rallentamento dei riflessi e una scarsa capacità di attenzione e concentrazione. Ecco perché è importante sottoporsi periodicamente a test di screening come le analisi del sangue, le visite endocrinologiche e l’ecografia tiroidea per riconoscere precocemente il disturbo tiroideo.
Dal punto di vista alimentare, lo iodio è centrale per il corretto funzionamento della tiroide, perché da un lato è fondamentale per la produzione degli ormoni, dall’altro è un regolatore della sua stessa funzione. Il suo apporto viene assicurato all’organismo da composti a base di iodio contenuti in cibo, sale, acqua e integratori alimentari che possono sopperire a eventuali carenze e che vanno assunti sotto stretto controllo medico/specialistico.
Alimenti particolarmente ricchi di iodio sono: cefalo, platessa, gamberetti, merluzzo, sgombro, tonno, sogliola, broccoli, carote, fegato di manzo e di maiale, spinaci e latte.
Consumare 2-3 porzioni di pesce alla settimana e usare sale iodato (senza esagerare) aiuta la tiroide e il nostro organismo a funzionare meglio e a farci sentire sempre bene.
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